Cos'è davvero e cosa farsene della Libertà, quando per primi tutti preferiamo ricadere in un più rassicurante conformismo sociale e culturale? Su questo si interroga giocosamente questo film. Le catene (del conformismo) vincolano e limitano i nostri comportamenti, ma "Vivan las cadenas!" dicono i personaggi all'inizio, su una scena ripresa dal dipinto "Los Fusilamientos del Tres de Mayo" di Francisco Goya. Lo stesso grido riappare alla fine del film, mentre una sommossa è in corso allo zoo.
Il film è un'antologia di scene collegate a "staffetta" da personaggi sempre diversi che si spostano da un luogo all'altro, il che crea un effetto spiazzante per lo spettatore, che non ha la minima possibilità di prevedere l'evoluzione degli eventi: una sceneggiatura davvero "libera" in questo senso.
Anna | 3⅔ | 3 | 2⅔ |
E' tutta la parte centrale che mi sfugge | |||
Simone | 4 | 3 | 3 |
La confusione è nello spettatore che non capisce | |||
Silvia Bis | 3⅔ | 3 | 2⅔ |
E' giusto quello che dice lui | |||
Chiara DC | 3⅔ | 3⅔ | 3⅔ |
Non dico quello che stavo dicendo | |||
Daniele | 3⅓ | 2 | 4 |
Goya, il fantasma…tutto torna! | |||
Jan | 4 | 3⅓ | 3⅔ |
Un cuscino in faccia sembrava appropriato | |||
Vincenzo | |||
Ora non è che ho la chiave di tutto |