mercoledì 29 settembre 2010
PRIMO AMORE - Daniele
Vittorio, un orafo solo e odioso, incontra Sonia “25 anni, simpatica, espansiva, dolce” che inspiegabilmente si innamora di lui. L’ossessione dell’estrema magrezza da parte di lui porta la ragazza ad assecondarlo e per contrastare un senso di inadeguatezza si sottopone ad una ferrea dieta. Togliere il superfluo per raggiungere la purezza è l’obiettivo della mente malata di Vittorio, il metodo però porta ad un annullamento fisico, mentale e relazionale da parte di Sonia, il fratello la vede “appassita come un fiore assetato”.
Un film drammatico fino al midollo, con scarse speranza di happy end che è tale relativamente ai punti di vista. Quasi a seguire l’insana teoria del protagonista anche Garrone elimina spesso il superfluo dalla sua regia evitando fronzoli e orpelli, limitandosi a primi piani dei protagonisti talmente stretti a volte da sfocare l’immagine, ed in particolare al corpo di lei che si sciupa con il progredire della storia. Ne esce una magistrale impresa registica notevole e apprezzabile, senza cadere in momenti morti nonostante i numerosi silenzi.
Ciaccio………”Non ho russato!”
Silvia…………”Con la tua presentazione ci hai tolto ogni sorpresa”.
(non ricordo altri commenti della stessa levatura ma potete ricordarmene alcuni e li riporterò)
Prossimo Tema: Forma
Prossimo selezionatore: Alessandro (che ha perorato la sua candidatura con un flebile tossire)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Se questo fosse vero amore, tu non mi lasceresti mai. Recitavano e cantavano artisti contemporanei.
Non vi è modo di uscire in da storie se non in maniera drammatica. La ricerca dell'anima scavando dentro il corpo. un grande film. Dove non sono ammesse scorciatoie e alcuna flessibilità alla regola.
Anonimo vogliamo sapere chi sei.
NON LO SAPRETE MAI AHAHAH AHAAHHAHA
Posta un commento