Riporto il film che fu portato a Giugno 2011 e che per vari motivi era andato perso.
Nina, una ballerina di fila, dopo anni di gavetta ha l’occasione di essere la prima ballerina nel lago dei cigni, ovvero interpretare il cigno bianco e pare perfetta per il ruolo. Il problema è che tale ruolo comporta anche fare il cigno nero, più passionale, istintivo, aggressivo e secondo il coreografo lei non riesce a tirar fuori questa parte del suo carattere. Le vicende classiche del balletto e la storia di Nina si intrecciano divenendo meta teatro fino al solito climax alla Aronofsky. L’uso eccessivo degli specchi è centrale per simboleggiare la ricerca del proprio doppio e dell’immagine di sé che il resto del mondo può avere.
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