lunedì 27 maggio 2013

L'URLO - Simone

Proiezione del 20 Maggio 2013
Tema: Shock
Partecipanti: 7
Prossimo tema: Vacanze

«Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte da pazzia, morir di fame isteriche nude, strascicarsi per strade negre all'alba in cerca di una pera di furia, hipsters testadangelo bramare l'antico spaccia paradisiaco che connette alla dinamo stellare nel meccanismo della notte, [...]».
Con questi versi alla fine degli anni '50 Allen Ginsberg sconvolse l'opinione pubblica statunitense, squarciò quel bigotto velo di pudore con cui la “società bene” copriva il disagio di molti: vagabondi, studenti, reduci di guerra, disoccupati che faticavano ad inserirsi nel grande programma di rinascita post-bellica statunitense. Nel fare ciò Ginsberg si rivela autentico poeta perché inventa una forma nuova: fa propria la lezione di Whitman per poi personalizzarla, imprimendo al verso l'andamento dinoccolato e il ritmo sincopato tipico del fraseggio Jazz, genere musicale che viveva in quegli anni la sua ultima stagione d'oro.
Rob Epstein e Jeffrey Friedman costruiscono intorno alla figura del poeta e al processo per “indecenza” che seguì la pubblicazione di Urlo un film-documentario che mette più tecniche (bianco&nero, colore, animazione) a servizio di un'unica voce narrante (quella di Ginsberg stesso interpretato da James Franco). Ricordando gli anni della sua formazione fino al termine del processo, l'autore spiega cos'è per lui poesia e come sia giunto a comporre la sua lirica più celebre; una lirica che fu shock sociale e mediatico, tanto da influenzare sensibilità e costumi di un'epoca e delle successive.


Commenti F I P




JAN 2,5 4 4,5
Non taglierò mai i titoli di coda






ADRIANA 2,5 4,5 5
Lui è venuto in Italia, l'ho visto!






G 3 4 4
Mi piace la tecnica mista






CHIARA DC 3 4,5 5
E' autoreferenziale






DANIELE 2 4 4,5
Ho dormito…e felice d'averlo fatto






VINCENZO 2,5 4 4,5
Doppiato perde, ma in originale sarebbe stato complicato

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma che pera di furia e pera di furia? La cosa che mi repelle è il non capire perché hanno soppresso la storica traduzione di Fernanda Pivano ( e anche la più bella e a breve vedrete perché),per sostituirla con della colla di pesce ,non suscita emozioni neanche volerle provare a forza.
Ma vogliamo mettere ciò che segue con la traduzione adottata nel film : "Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia, morir di fame isteriche nude, trascinarsi per strade di ghetti di negri all'alba in cerca di una dose rabbiosa" e mi fermo qui,si e no tre versi e ti arriva una valanga emotiva che ti travolge...Fernanda e Fernanda =>

Ah tutto questo riferito al film l'Urlo che ho visto (mio malgrado dato che era programma scolastico) ma non ho visto quando l'avete visionato,però le cose belle non devono essere sostituite con il vuoto nulla,spero che vi andiate a leggere (per chi non l'ha mai fatto) la traduzione della Pivano prima o poi,è un esperienza...davvero.

Resta il fatto ad ogni modo che se si leggono i pochi testi in prosa di Ginsberg si vede quanto il film sia tutto tranne che coerente alla sua vita in quegli anni.

Ormai il cinema è tornato uno squallido mezzo di propaganda il 96% delle volte e fa comodo troppo comodo oggi come oggi sminuire artisti (che al di là della loro estrazione borghese) hanno sempre parlato di libertà individuale e collettiva...Che poi mi ricordo che si vedevano un casino di cazzi disegnati o cmq immagini falliche,proprio una cosa poco omofobica.
Povera america dai tempi di "Nascita di una Nazione" non è cambiato davvero un cazzo.

Troppo ancora ci sarebbe da dire ma ve lo risparmio...=>

Fabio Montemurro

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