mercoledì 18 marzo 2009

DOLLS - Andrea


Tre storie d'amore al limite (forse anche oltre il imite) legate da un "filo rosso", in un Giappone pieno di colori, grazie alla sapiente mano di Kitano (o Bit Takeshi, o in qualsiasi modo voglia esser chiamato ora). Una sana ventata d'ottimismo!


Daniele 1 punto presenza (voto 3,5)
Oscar 1 punto presenza (voto 4)
Vincenzo 1 punto presenza (voto 3,5)
Paolo 1 punto presenza (voto 4)
Giorgio 1 punto presenza (voto 4)
Anna 1 punto presenza (voto 3)
Simone 1 punto presenza (voto 3)
Chiara 1 punto presenza (voto 3,5)
Alessandro 1 punto presenza (voto 2,5)
Silvia 1 punto presenza (voto 4,5)
Italo 1 punto presenza (voto 4)
Valerio 1 punto presenza (voto 3)

42,5/12(presenti)=3,5(media)*4=14,2
1 punto presenza
coefficente per presenze= 2
Totale = 17,2


Prossimo selezionatore Giorgio, ci porterà una bella commedia e commenta "vi farò morir dal ridere!"

2 commenti:

Vincenzo ha detto...

Con tre episodi di diverso spessore Kitano ci trascina (letteralmente) nella croce e delizia dei rapporti umani. Emozioni spinte al limite (la donna che aspetta al parco per trent'anni, l'automutilazione del fan) ma anche massimamente inespresse (in questo molto giapponesi), con risoluzione violenta in tutti e tre i casi. I momenti per i quali ho apprezzato di più il film sono però, al contrario, i fugaci attimi di tenerezza.
Molto curata la fotografia, bella e criptica la sequenza onirica (qualcuno azzarda ipotesi?), divertente la canzone.
3,5/5.

Unknown ha detto...

..a una settimana di distanza, ribadisco la prima impressione. film sicuramente interessante e con una sua identità ben precisa, quasi programmatico fin dal titolo, nel suo volerci presentare i protagonisti come una sorta di "dolls", bambole-burattini nelle mani del destino. tuttavia mi rimane l'impressione che dietro l'ottima fotografia,dietro il senso estetico e simbolico del film, Kitano non vada a scavare poi tanto a fondo nell'animo umano, ma si fermi poco al di sotto della superficie, le 3 storie forse un po' troppo "esemplari", un po' troppo parabole per poter essere realmente toccanti (almeno per me). la più riuscita sicuramente -anche per la splendida natura che li circonda- la storia dei ragazzi incatenati, la meno riuscita (anche da un punto di vista registico) la storia delle cantante sfigurata.

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